domenica 1 giugno 2008
Lacrime. Ieri Gustavo Zagrebelsky ("Repubblica",p. 55) registra «la crisi della società secolare», ma lamenta le invasioni interferenti della Chiesa appigliandosi anche a un testo di Botero del 1539, coevo del Concilio di Trento, e bacchetta il «clericalismo ateo» degli atei devoti fattisi missionari di interessi di Chiesa solo a scopo di potere. Opinioni. Per Malpelo è più evidente il clericalismo laicista di chi si fa missionario di tutto per dare in testa a Chiesa e cristianesimo. Ieri per esempio, sempre "Repubblica" (p. 49: «La famiglia. Storia di un legame complicato») l'Odifreddi vuole dimostrare che l'indissolubilità del matrimonio si afferma nel cristianesimo solo con «il Concilio di Trento» e per farlo galoppa allegro sui secoli, ma per puro caso dimentica solo Gesù Cristo che nel Vangelo, un po' prima del Concilio di Trento, afferma l'indissolubilità in modo così forte da spaventare i discepoli (cfr Mt 19,3-12). Forse in pagina non c'era spazio per tutto il pezzo e quindi l'Odifreddi è stato tagliato, o la verità vera è che il «legame complicato», talora, è quello che qualcuno ha sia con la religione cristiana che con la famiglia. È la crisi della società secolare? Pare di sì. Ieri su tutti i giornali si legge che per Blair «questo sarà il secolo della Fede» ("Riformista", p. 1, e "Repubblica", p. 5). Non basta: dal 1990 ad oggi ("Sole 24Ore", p. 14, con cifre e tabelle) i cittadini che hanno destinato il loro 8 per mille alla Chiesa sono aumentati dal 75 al 90%. I Maltese e i Turco di "Repubblica" malediranno il loro pamphlet? No. Loro leggono solo se stessi"
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