venerdì 8 novembre 2019
In un'epoca attraversata da forti polemiche sulle vaccinazioni, un bell'esempio di responsabilità di un'intera comunità arriva da una scuola elementare di Cesena. Tutti i bambini della classe di una seconda elementare della città romagnola si sottopongono alla vaccinazione, perché un amico torni a scuola e il «bene comune prevalga sulle opinioni individuali». Certo, in questo caso la vaccinazione è contro l'influenza, ma pur sempre di vaccinazione si tratta.
La storia è semplice. Un anno fa un bambino della classe è stato colpito da una leucemia linfoblastica acuta, costringendolo a un lungo periodo di cure, lontano dalla scuola e dagli amici. La malattia lo espone ancora al rischio di infezioni. Il suo sistema immunitario, infatti, è ancora debole e anche una semplice influenza potrebbe avere su di lui effetti gravi. Per questo le famiglie hanno scelto di vaccinare i propri figli, per fargli da scudo protettivo e ridurre i rischi: una trentina di bambini, tra cui sette di una classe a fianco, insieme alle insegnanti e anche a diversi genitori e fratelli dei compagni, si sono così sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale. Così il piccolo è potuto tornare sui banchi di scuola. «Questi bambini e questi genitori – commenta la dottoressa Antonella Brunelli, responsabile della Pediatria di Comunità di Cesena – hanno compiuto un gesto di responsabilità, di generosità e di amicizia, che ci ha riempito di gioia».
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