“La scelta” su Eluana le ragioni sbilanciate
martedì 7 febbraio 2023
«A un certo punto della vita non è la speranza l’ultima a morire, ma il morire l’ultima speranza». Parte prendendo a prestito queste parole di Leonardo Sciascia la prima puntata ufficiale del nuovo programma di Ezio Mauro, La scelta, dedicata ieri in seconda serata su Rai 3 a Beppino Englaro, che il 9 febbraio 2009 accompagnò la figlia Eluana alla morte dopo una decisione presa 17 anni prima all’indomani del terribile incidente che fece entrare la ragazza allora ventunenne in stato vegetativo permanente. Un’anteprima del programma prodotto da Rai Approfondimento e Stand by me era stata proposta al volo nel giorno del funerale di Benedetto XVI avendo pronta un’intervista a monsignor Georg Gänswein sulla rinuncia di Ratzinger al papato. Scelte epocali entrambe, sia pure molto diverse tra loro, che hanno offerto a Mauro la possibilità di indagare sulle ragioni che le hanno dettate. Per forza di cose sopra le parti nel caso di papa Benedetto, il noto giornalista è apparso più di parte nel caso di Englaro, offrendo in molti casi la sponda al suo interlocutore, più che incalzarlo con le domande. Lui stesso ha definito certi inviti di cardinali ai medici perché si rifiutassero di staccare la spina «più che all’obiezione di coscienza all’obbligazione di appartenenza». Non è che Mauro abbia negato la drammaticità della vicenda, tutt’altro. Ha dato voce anche al cardinale Camillo Ruini e al primario dell’epoca, Riccardo Massei, che si è sempre opposto alle richieste dei genitori di Eluana di interrompere i trattamenti di nutrizione e idratazione obbligatoria. Ma nell’insieme, considerata anche l’affermazione di partenza, la rivendicazione di libertà e dignità invocata da Englaro è divenuta dal punto di vista televisivo molto più convincente della sacralità della vita rivendicata da altri. © riproduzione riservata
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