sabato 15 ottobre 2016
Forse per non dimenticare i problemi quotidiani o per cercare nella nostra storia come si è potuto sopravvivere a guerre, rivoluzioni e immense difficoltà è bene concederci una lettura che ci aiuti a comprendere come ogni tempo sia un cammino verso una civiltà migliore.Maurizio Manzi con la pubblicazione di "Italia, terra di mare" (Ed. Europa), ci accompagna dalla vita dei primi abitanti della Penisola fino al giorno d'oggi. Centro pagine che riescono in un breve e appassionato racconto a dare luce alla nascita di un popolo così giovane come unità, quanto antico nella diversità delle sue genti. E l'autore si chiede come mai il nostro Paese, che ha sul proprio territorio il 56% del patrimonio artistico mondiale, che ha dato vita a geni della scultura e della pittura, della moda e della gastronomia sia spesso ridotto a vivere al di sotto delle possibilità. L'Italia ha dovuto pagare il ritardo di più di trecento anni della sua unificazione rispetto ad altri Paesi. Ha pagato, passata l'esperienza dell'Impero Romano, invasioni, saccheggi e varie dominazioni di popoli stranieri che fecero dimenticare le stagioni delle glorie e delle antiche battaglie. Il ricordo degli imperatori, delle loro vittorie, delle ricchezze accumulate negli anni, sparirono davanti alle invasioni dei Vandali, dei Goti e degli Unni. Si salvò una parte delle opere d'arte per merito della Chiesa cattolica che seppe conservare sia le opere architettoniche, sia la cultura attraverso i testi religiosi e laici in lingua latina. Il lettore di questo volume viene accompagnato attraverso brevi, ma intensi capitoli a seguire con facilità la storia italiana del medioevo, o meglio quell'insieme di storie che hanno dato colori diversi alla Penisola fino ad arrivare alle vittorie di Napoleone, alla controriforma di Trento, alla figura di Garibaldi che ancora domina la città di Roma dall'alto del Gianicolo. Pennellate veloci che ci portano al tempo appena passato: all'unità, alla storia dei Savoia, al fascismo, alla guerra, ma soprattutto all'azione positiva della Chiesa di oggi dove papa Francesco percorre il mondo senza accusare stanchezza, ad accogliere con amicizia chi ha una fede anche differente dalla propria, ma è disposto a collaborare come fratello per la vera pace. Oggi la storia ci offre la possibilità di lavorare assieme ai popoli d'Europa per un futuro finalmente comune.
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