La nobile romana che divenne «serva»
giovedì 22 marzo 2018
Dopo "essere stata gran dama con molta servitù ai suoi ordini, si considerò poi come una serva": il profondo cambiamento del modo di vivere di santa Lea è così descritto nella lettera che san Girolamo inviò alla nobile Marcella. Parole scritte nel IV secolo che sottolineano una profonda capacità di tornare all'essenziale davanti all'incertezza di tempi segnati dalla decadenza. L'impero romano si stava sfaldando e a Roma un gruppo di donne, riunite da Marcella, aveva deciso di ritirarsi sull'Aventino, conducendo una vita fatta di preghiera, studio delle Scritture, povertà e castità. Tra di esse c'era anche Lea alla quale Marcella aveva affidato la formazione delle giovani: aveva scelto quell'esperienza dopo essere rimasta vedova in giovane età e aver rifiutato il matrimonio con un futuro console. Morì nell'anno 384.
Altri santi. San Benvenuto Scotivoli, vescovo (XIII sec.); beato Francesco Luigi Chartier, sacerdote e martire (1762-1794).
Letture. Gen 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59.
Ambrosiano. Gen 50,16-26; Sal 118, 145-152; Pr 31,1.10-15.26-31; Gv 7,43-53.
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