venerdì 13 dicembre 2019
Hanno volti e sogni, sorrisi e speranze da adolescenti Kalid e Momo (i nomi sono di fantasia), egiziano il primo e maliano il secondo. Sulle spalle zaini speciali con libri, quaderni, penne, smartphone e due racconti di sofferenze e persecuzioni, dolore e viaggio. Da qualche settimana sono studenti dell'istituto alberghiero "Mancini Tommasi" di Cosenza che ha sottoscritto una convenzione con la cooperativa responsabile del progetto Sprar che coinvolge i due rifugiati a Rogliano, paesone alle porte di Cosenza. L'intesa, voluta dalla dirigente scolastica Graziella Cammalleri, consente a Kalid e Moto di frequentare lezioni utili a conseguire un titolo spendibile nel mondo del lavoro. Cruciale il ruolo della scuola che fornisce ai ragazzi gli strumenti necessari per diventare ottimi cuochi, camerieri impeccabili, hostess apprezzate, baristi di qualità. Senza trascurare la sezione agraria del "Mancini Tommasi" che accompagna gli studenti a scoprire tutti i segreti dell'agricoltura e della lavorazione dei prodotti della terra. Oltre a conoscenze e competenze, la frequenza scolastica aiuta Kalid e Momo a vivere un ambiente sano per lunghe ore della giornata. I ragazzi sono stati inseriti in una seconda classe che li ha accolti nel migliore dei modi. Niente muri né barriere, fisiche o intellettuali, né culturali.
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