L'Inps apre on line il «cassetto» per i lavoratori agricoli autonomi
martedì 22 dicembre 2015
È disponibile da lunedì 28 dicembre sul sito dell'Inps un «Cassetto Previdenziale» riservato agli iscritti alla Gestione Autonomi Agricoli. Con questa iniziativa l'Istituto abolisce le comunicazioni cartacee con i coltivatori diretti, con gli imprenditori agricoli professionali e con i soci di società agricole e migliora la comunicazione con questi assicurati rendendola più efficace, grazie all'utilizzo del canale telematico. Gli interessati potranno accedere al Cassetto utilizzando il Pin personale ed abbinato al proprio codice fiscale.Diventa così possibile consultare direttamente i dati individuali contenuti negli archivi dell'Istituto, con i quali comporre anche un quadro complessivo di tutte le informazioni relative alla propria posizione previdenziale.La disponibilità a tutto campo dei dati personali rende superata la prassi dell'Inps di inviare a domicilio le lettere contenenti gli estremi di pagamento dei contributi pensionistici tramite il modello F24. Gli interessati dovranno ricavare questi dati direttamente dal Cassetto a partire dalla scadenza del 16 luglio 2016, relativa alla prima rata dei contributi unificati Inps-Inail dovuti per il nuovo anno.Stabilità 2016. È amara la prossima legge di stabilità per i lavoratori anziani o disoccupati del settore agricolo. Nella legge, che sarà approvata fra alcuni giorni in via definitiva al Senato, è stata inserita la settima salvaguardia per i lavoratori esodati (e già si intravede un inevitabile ottavo provvedimento). Tuttavia, a causa della bocciatura di specifici emendamenti sulla vicenda "esodati", fra i beneficiari della nuova salvaguardia, indirizzata come sempre ai lavoratori in mobilità, agli autorizzati ai contributi volontari ecc., non sono stati inseriti gli agricoli e i lavoratori stagionali il cui rapporto di lavoro a tempo determinato si era concluso nel 2011.Gli stessi agricoli sono stati esclusi anche da una proroga dell'indennità di disoccupazione (Naspi) a 6 mesi, proposta con l'occasione. È uno spiacevole incrocio con la recente circolare 148/2015 con la quale l'Inps detta i criteri per liquidare il sussidio di disoccupazione. In particolare, riguardo al requisito di 30 giornate di effettivo lavoro, previsto dalla legge, l'Istituto ritorna alla validità delle carte. Le giornate lavorate dagli agricoli sono infatti facilmente desumibili dagli archivi telematici, ma qualora gli archivi non dovessero risultare aggiornati e fossero decisivi i dati ancora non presenti, gli uffici devono ricorrere alla consultazione de visu delle buste paga dell'interessato per riscontrare il minimo di 30 giornate realmente lavorate.
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