sabato 6 ottobre 2018
Il coraggio delle scelte è il titolo del volume uscito da Rubettino che ci porta ad ascoltare quasi di nascosto, il colloquio tra l'ex ministro Angelino Alfano e il giornalista Andrea Spiri. Ascoltare le fortune e le avversità che sempre incidono sulla vita di un uomo politico e renderle poi comprensibili e accettate da un pubblico che della politica troppo spesso vede solo le negatività, non è lavoro facile per un giornalista. Né in questo piccolo angolo di giornale, dove sono ospite da tempo, mi permetterei di giudicare la vita politica di chi su di essa ha costruito con entusiasmo la propria giovinezza.
Allora si chiede lo stesso presentatore perché mai un uomo che ha fatto della politica una ragione di vita decide di scendere dal palco, accomodarsi in platea e raccontare. Sfogliamo il volume: ci passano davanti come un film già visto, ma da altri diversamente interpretato, i giorni della nostra storia più recente. Interessanti sono anche i titoli decisi dall'autore in modo da aiutare chi legge a seguirne la vita e le scelte: “Il coraggio di smettere; La politica, quando una passione diventa scelta; la rottura e il coraggio della solitudine; l'Europa incompiuta; il futuro è una sfida”. E mentre lascio al lettore di condividere, interpretare o giudicare la vita pubblica di un uomo del nostro tempo, chiedo di non dimenticare nella lettura del volume le pagine dell'ultimo capitolo dal titolo “Il futuro è una sfida”.
Il capitolo ha inizio con queste parole: «Il futuro è una sfida con nome e cognome: intelligenza artificiale. Sarà la quarta rivoluzione industriale e produrrà effetti straordinari». Sono nove pagine dove si prendono in esame le rivoluzioni industriali che nel tempo l'umanità ha superato iniziando nel Settecento con la macchina a vapore, e cento anni dopo con la scoperta che l'energia prodotta dall'elettricità e dal petrolio potevano rivoluzionare il mondo. Passano altri cento anni e l'uomo sbarca sulla luna quando la rivoluzione industriale aveva già modificato i concetti di spazio e di tempo. E qui l'autore si chiede che futuro ci aspetta, se sarà possibile orientare questa nuova rivoluzione verso il bene.
Il futuro è come sempre una sfida individuale, ma sempre di più nel futuro prossimo si dovrà affrontare l'automazione del lavoro, del robot, dei veicoli autonomi. Così infatti si accenna in un documento della Commissione Europea dove si cerca di individuare il modo per rendere al massimo i benefici dell'intelligenza artificiale: «Il progetto del nuovo mondo che ci aspetta deve essere impregnato di speranza». Con queste parole di coraggio e di interesse nel futuro l'autore chiude per noi questo suo particolare tempo politico.
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