martedì 25 agosto 2020
La preziosa opera dei nostri soldati impegnati nelle missioni internazionali di pace dai più è poco conosciuta. Un bel esempio, nel contesto delle limitazioni imposte dal Covid-19, ci arriva dal Kosovo: i militari del Comando Nato per la regione occidentale, a guida italiana, hanno consegnato 6 lavagne interattive multimediali e altrettanti video proiettori e computer alle scuole di Strpce, a sud della regione, dove convivono quattro diversi gruppi etnico-religiosi. Sarà pertanto facilitato l'accesso all'insegnamento a distanza per 2.000 studenti. I direttori degli istituti interessati hanno ringraziato per la donazione il colonnello Gianluca Figus, a capo del Comando multinazionale di stanza a Pec/Peja, attualmente costituito dal 5° Reggimento artiglieria contraerea di Portogruaro, intervenuto in rappresentanza del generale Michele Risi, comandante della missione Kfor. Il team di cooperazione civile-militare italiano elabora progetti di assistenza in favore di tutte le comunità. Nelle diverse missioni, fondamentale è il ruolo di supporto spirituale da parte dei cappellani militari. Così il vescovo castrense, monsignor Santo Marcianò, che più volte dall'inizio del suo mandato si è recato in visita pastorale in Kosovo: «Quello dei militari italiani è un servizio di difesa e promozione della vita, della dignità e della libertà civile e religiosa».
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