Mistica renana, mise i suoi carismi al servizio del bene della comunità
sabato 17 settembre 2022
Ciò che riceviamo in dono serve per alimentare il nostro essere aperti al mondo, così i carismi ricevuti dallo Spirito Santo non sono «proprietà personali» ma sono destinati «all'edificazione della Chiesa»: secondo Benedetto XVI santa Ildegarda di Bingen fu testimone proprio di questa offerta di sé per il bene della comunità. Alla mistica Ratzinger dedicò le catechesi del 1° e dell'8 settembre 2010; il 10 maggio 2012 ne estese il culto alla Chiesa universale e il 7 ottobre successivo fu proclamata dottore della Chiesa. Nata a Bermesheim nel 1098, tra il 1147 e il 1150 vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fondò il primo monastero e, nel 1165, il secondo, sulla sponda opposta del fiume. Nonostante la salute cagionevole arrivò a 81 anni, vivendo un'intensa esperienza spirituale: le sue visioni furono trascritte in appunti e poi in libri. Era interpellata per consigli e aiuto da numerose personalità del tempo, come Federico Barbarossa, Filippo d'Alsazia, san Bernardo, Eugenio III. Negli anni della maturità intraprese numerosi viaggi per visitare monasteri o per predicare nelle piazze. Morì il 17 settembre 1179. La sua testimonianza, notò Benedetto XVI, ricorda «come anche la teologia possa ricevere un contributo peculiare dalle donne, perché esse sono capaci di parlare di Dio e dei misteri della fede con la loro peculiare intelligenza e sensibilità».
Altri santi. Santa Colomba di Cordova, martire (IX sec.); san Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa (1542-1621).
Letture. Romano. 1Cor 15,12-20; Sal 16; Lc 8,1-3.
Ambrosiano. Dt 12,1-12; Sal 95 (96); Rm 9,25-10,4; Lc 18,31-34.
Bizantino. 1Cor 1,26-2,5; Gv 8,21-30.
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