Il vescovo che visse da eremita e monaco
sabato 9 febbraio 2013
Un monaco donato al mondo: potrebbe essere sintetizzato così il profilo di san Rinaldo, vescovo di Nocera Umbra morto nel 1217. Era nato da famiglia di alto rango, destinato, quindi, a posti di comando e a ricevere un'istruzione elevata. Ma intorno ai vent'anni decise che il suo destino sarebbe stato diverso rinunciando a tutti i propri averi a favore di una vita eremitica sul monte Serrasanta, già conosciuto come luogo di romitaggio. Sentì però la necessità di essere guidato in questo percorso spirituale ed entrò quindi nel monastero di Fonte Avellana, del quale fu anche priore. Nel 1213 fu chiamato a guidare la diocesi di Nocera Umbra, ma non per questo rinunciò al suo abito da monaco, che divenne l'espressione visibile di un pastore tutto consacrato a Dio e agli ultimi.Altri santi. Sant'Apollonia, vergine e martire (III sec.); san Marone, eremita (IV-V sec.). Letture. Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34. Ambrosiano. Es 29,38-46; Sal 95; Rm 29,38-46; Gv 29, 38-46 / Lc 24,13a. 36-48.
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