martedì 11 settembre 2018
Lupus paradossale... «La parola di Dio viva ed efficace. È più tagliente di qualunque spada a doppio taglio» (Eb. 4. 12). Domenica in tutte le Messe un brano da collezione per ricordarlo. Dopo la prima lettura, da Isaia, e prima del Vangelo di Marco, arrivano brani del Salmo 146, dove ascolti questa certezza: «Il Signore protegge i forestieri»! Le cronache dicono che quello era proprio il giorno delle parole poi per prudenza ammorbidite, con le quali un uomo politico che conta, da noi in Italia, diceva la sua ostilità alla realtà delle migrazioni con l'arrivo dei «forestieri». Ma Dio li «protegge»! È tutto? No! Subito dopo, sempre nella Messa cattolica del giorno, arrivava un testo di san Giacomo che rimprovera chi emargina i poveri, «dal vestito logoro», e privilegia i già privilegiati, facendo l'opposto di quello che vuole Dio, che «ha scelto i poveri agli occhi del mondo, ricchi nella fede ed eredi del Regno». Parole taglienti, già in se stesse, ma il taglio è davvero doppio per una tempestività prodigiosa. Domanda: quante omelie, in questa domenica avranno preso coscienza che in quello stesso giorno su un giornale quotidiano italiano si lanciava addirittura una “crociata” con 7 pagine e circa 6.000 firme di solidarietà a parole di ostilità totale ai «forestieri»? Forse alla base di qualche ammorbidimento successivo, ci sarà stato qualcuno che ha ricordato l'insegnamento ripetuto nella liturgia della Parola in ogni celebrazione eucaristica... «Il Signore protegge i forestieri», quelli che ovviamente arrivano, ma qualcuno fa di tutto non per impedire che partano, ma una volta partiti vorrebbe impedire loro di arrivare, e se arrivati cacciarli via di nuovo. L'Autore della Lettera agli Ebrei non pensava alle vicende di oggi, ma quella parola taglia anche oggi! È la fantasia dell'Eterno...
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