venerdì 9 agosto 2002
 Non cadete sul pinzimonio, amici, non prendete sottogamba il piatto dell"amicizia estivo per antonomasia. Innanzitutto questa proposta vive di estetica, quindi di colori e di classe. Apparecchierete dunque una tavola con tovaglia bianca, prodigandovi di reperire un coltello a punta molto tagliente che aiuti a pulire e tagliuzzare le verdure, senza disagio. Queste dovranno essere fresche, guai a mettere in tavola ortaggi dalla pelle raggrinzita e non turgidi al punto giusto. Evitate, in questo periodo, i ravanelli; favorite i cipollotti che danno una sensazione di freschezza e i peperoni carnosi che, assieme al sedano, sono gli ingredienti principi del pinzimonio.Le verdure andranno lavate alla perfezione e messe al centro tavola in un trionfo di colori. L"olio che utilizzerete può essere di due o tre tipi (quindi predisponete tre ciotoline di olio per ogni commensale. E dev"essere un grande olio fruttato. Non fatevi mancare un campione della Sicilia dei monti Iblei, un olio dolce del Garda e un olio erbaceo dell"Umbria dai colori verdi molto densi. A questo punto aprite le danze e vedrete che il piatto, grazie alla complicità che crea, favorirà la conversazione.Per accompagnare questo festival di freschezza a tavola sono importanti i particolari: una pane fragrante leggero e soave (all"olio) e un pane sciocco (senza sale) da scaldare a mò di bruschetta (l"aglio lasciatelo a disposizione di chi se ne vuole servire).A parte condirete un"insalata verde (cicorino) con abbondanza di aceto di vino, su cui adagiare del filetto di pesce lesso e una ciotola di pomodoro a quadrettini condito con cipolla, origano, basilico, per insaporire il pane caldo. E il vino? Un bianco non impegnativo. Un riesling dell"Oltrepò andrà bene.
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