sabato 30 luglio 2016
La mia basilica di San Bassiano, col bel mattone che, assumendo l'umidità padana, realizza giardini verticali di muschio, pare nasconda da qualche parte il pastorale d'oro del santo. Se la chiesa crollasse con quell'oro si potrebbe ricostruirla. È soltanto una leggenda. Alcuni capitelli in pietra delle colonne sono presi dal tempio pregresso dedicato alla dea Pomona. Ad Istanbul, come è noto, la suprema chiesa di Santa Sofia era divenuta una moschea, oggi è museo visitabile. Se andiamo invece a Cordova, nell'Andalusia, il duomo era una moschea costruita nel VII sec., diventata ora la cattedrale della città. La vicenda si ripete in Sicilia, dove la commistione fra templi pagani, islam e cristianità dà comunque come risultato, alla fin fine, dei luoghi di culto. Sono storie, a volte, di prevaricazioni, di guerre e dunque di morte. Un tempo, pensare a queste conversioni forzate degli edifici, mi dava un brivido di insofferenza; ormai, che siamo di fronte ai fatti compiuti, cerco di vederne anche l'aspetto positivo. Una legge di Mendel nella genetica delle religioni, porta ad una sintesi di pietra, ma non al sincretismo, anche con le altre fedi. È il Dio unico che tutto riassume. Quasi degli incroci che forse migliorano persino la religiosità.
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