Il mediatore di pace che morì pugnalato
sabato 14 settembre 2013
Un pastore deve saper mediare tra le diversità per portare tutti alla verità, proprio come seppe fare sant'Alberto di Gerusalemme. Di origine francese, nato in Emilia a Castel Gualtieri intorno al 1150, entrò tra i Canonici Regolari della Santa Croce di Mortara, di cui fu priore dal 1180. Vescovo di Bobbio nel 1184, fu trasferito l'anno seguente a Vercelli, diocesi che guidò per 20 anni. Pastore autorevole fu mediatore di pace tra Pavia e Milano e poi tra Parma e Piacenza. Nel 1205 fu nominato patriarca di Gerusalemme e l'anno dopo giunse ad Acri (la città era in mano saracena). Seppe conciliare le diverse anime degli eremiti del Monte Carmelo, dando loro una Regola. Morì pugnalato per una vendetta nel 1214.Altri santi. San Materno di Colonia, vescovo (IV sec.); beato Claudio Laplace, martire (XVIII sec.). Letture. Esaltazione della Santa Croce. Nm 21,4-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17. Ambrosiano. Nm 21, 4-9; Sal 77; Fil 2, 6-11; Gv 3,13-17 / Mt 28,8-10.
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