giovedì 14 maggio 2015
Fare volontariato mentre si sta scontando la pena in carcere? Missione possibile. Lo dimostra l'iniziativa di 12 detenuti della sezione Alta Sicurezza dell'istituto penitenziario di Parma. Inseriti nell'attività di panificazione all'interno della struttura di via Burla si sono offerti di prestare gratuitamente il loro servizio un giorno alla settimana – il mercoledì – per produrre pane e prodotti da forno da destinare alla «Mensa di padre Lino» gestita dai frati dell'Annunziata, che distribuisce ogni giorno 150 pasti caldi ai poveri della città ducale. Il cappellano del carcere fra Giovanni Mascarucci si è fatto portavoce dell'idea, che ha trovato appoggio nel direttore degli Istituti penitenziari di Parma, Carlo Berdini, e nel Garante dei diritti dei detenuti del Comune, Roberto Cavalieri. È nato così il progetto «Il pane di padre Lino», presentato nella settimana che ogni anno Parma dedica al venerabile Lino Maupas, di cui oggi ricorrono i 91 anni dalla morte. Tra il 1891 e il 1924 il francescano fu motore di innumerevoli iniziative di carità, compresa l'assistenza ai reclusi nell'antico carcere San Francesco. La mensa di via Imbriani a lui intitolata è attiva dal 1961.La donazione che arriva da via Burla è «un segno dal cielo in questi tempi difficili», sottolinea il superiore dell'Annunziata Andrea Grossi. Per i detenuti, il "pane di padre Lino" ha il sapore di una partecipazione attiva alla vita della città, a beneficio di una mensa che per i parmigiani è una vera istituzione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI