domenica 24 giugno 2018
I malati oncologici possono fare sport? Anzi, lo sport può aiutare i malati oncologici ad affrontare la malattia e a migliorare la qualità della vita? A queste domande cercano di rispondere gli organizzatori della prima edizione degli Oncology Games (Giochi oncologici), in programma a Roma ieri e oggi allo Stadio Farnesina. La manifestazione coinvolge sei Paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Polonia e Bulgaria), con alcuni malati oncologici che si cimentano in una dimostrazione sportiva non competitiva a loro dedicata.
Gli atleti si sfideranno in varie discipline, come la corsa (sono previste diverse distanze), il lancio del peso e il nordic walking. Fra i 13 italiani, ci sono 5 atleti di Ravenna, la città che ha patrocinato il recente convegno di presentazione, insieme al Servizio Sanitario dell'Emilia Romagna, l'Istituto oncologico romagnolo (Ior). Il progetto è stato presentato anche a Perugia, ispirato e voluto da Leonardo Cenci, presidente dell'Associazione Avanti Tutta onlus, coordinato da Tucep (Tiber Umbria Comett Education Programme) e finanziato dalla Commissione Europea, nell'ambito del programma Erasmus + Settore sport. Leonardo Cenci, malato oncologico da sei anni, non solo ha fondato "Avanti Tutta", ma ha scritto anche il libro "Ama, Vivi, Corri. Avanti Tutta. La straordinaria esperienza di Leo con l'ospite sgradito", per testimoniare che «la fede, l'ottimismo e lo sport infondono la forza di reagire e combattere la malattia».
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