martedì 3 ottobre 2017

Hanno rubato un astuccio a scuola. Marta ha detto: sarà stato un bambino povero che non l'aveva, mamma. A scuola una bambina ha detto una bugia. Marta ha detto: l'ho capito subito, mamma. Pure io ho detto una bugia, una volta, mamma, e l'hanno capito subito. René tu sai fingere e quindi le tue bugie Marta non le capisce. Perché i bambini dicono le bugie, i grandi invece sanno fingere. Gli occhi dei bambini non dicono le bugie, le dice solo la lingua e allora si capiscono subito. I grandi sanno fingere e le bugie escono da un pensiero ben costruito e la bocca è solo la porta per far uscire quello che abbiamo nascosto, falsificato. I nostri occhi, gli occhi dei grandi, dicono le bugie. Mentre la bocca si apre, loro incollano alla lingua i pensieri e allora non si capisce che sono bugie. Si possono solo smascherare, ma dopo. Dopo, per i danni che fanno. Dopo, per il dolore che danno. I piccoli rubano gli astucci perché ne hanno bisogno. Non vogliono di più, vogliono solo quello che manca. Marta non vuole un papà super. Vuole solo che le manca il papà.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un'amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

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