mercoledì 1 settembre 2004
Enfasi e ridicolo. "Liberazione"(29/8, p. 16) è trionfale: "Valdesi contro l'ingiustizia economica". Entusiasti, loro, della "nuova professione di fede": "Confessiamo davanti a Dio"che l'economia deve essere al servizio della dignità e del benessere delle persone e della comunità umana". D'accordo, ma con tutto il rispetto per i fratelli valdesi, l'enfasi "rifondazionista" fa ridere: è catechismo cristiano elementare, scritto da più di un secolo anche in Encicliche dei Papi. E allora, perché l'entusiasmo? Tra l'altro, enfasi ancora, stesso giornale, stesso giorno, p. 13, quattro colonne a doppia firma femminile entusiaste anch'esse per un Convegno del Forum delle Donne di Rifondazione: "La forza della non violenza". Benissimo! Peccato però che proprio lì accanto questa tesi programmatica suoni la tromba di un altro convegno sul "ruolo del partito": "La storia ha dimostrato che senza un partito conseguentemente marxista non può esserci uno sbocco rivoluzionario del conflitto di classe". Con tanti saluti - pare - alla "non violenza"! Ma l'enfasi è bipolarissima. Su "Libero", stesso giorno, prima pagina, titolo di spalla che pretende di citare Don Giussani: "La Chiesa si vergogna di Gesù". Capperi! Don Giussani accusa "la Chiesa", tout court? E di tradimento nei confronti di Gesù! L'enfasi fa saltare qualche freno, in redazione. Capita anche a "Panorama" in edicola (p.152). Ecco il titolo di presentazione per un libro di un teologo-politologo: "Viva il sacro americano impero"! Tesi: oggi "tocca agli States"sventolare la bandiera della fede". Non alla Chiesa! Troppo. Acceleri e"patatrack! Urge revisione dei ferodi "mentali!
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