Vescovo e cardinale, seppe camminare con gli ultimi
martedì 18 giugno 2019
L'autorevolezza dei pastori sta soprattutto nel vivere ciò in cui si crede, nel testimoniare con i fatti ciò che si predica con le parole. Così fu per il cardinale santo Gregorio Giovanni Barbarigo, che fece della porpora non un segno distintivo di privilegio ma uno strumento per fare del bene agli ultimi, far crescere la Chiesa, istruire il clero. Era nato a Venezia nel 1625 e aveva conosciuto in Germania il futuro Alessandro VII, che poi lo avrebbe chiamato a Roma per organizzare l'aiuto agli appestati. Un anno dopo, nel 1657, il Papa lo volle vescovo di Bergamo e nel 1660 lo creò cardinale. Nel suo ministero si ispirò all'esempio di Carlo Borromeo: camminava con il suo popolo e avviò diverse riforme. Nel 1664 divenne vescovo di Padova, dove curò in particolare il Seminario e la formazione dei preti. Morì nel 1697; è santo dal 1960.
Altri santi. San Calogero, eremita (V-VI sec.); beata Osanna Andreasi da Mantova, vergine (1449-1505).
Letture. 2Cor 8,1-9; Sal 145; Mt 5,43-48.
Ambrosiano. Es 2,1-10; Sal 104; Lc 4,25-30.
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