venerdì 16 giugno 2017
Era l'agosto dello scorso anno quando, nel giorno della presentazione di Marco Borriello con la maglia del Cagliari, Bobo Vieri, grande amico del bomber, gli aveva mandato un videomessaggio per dargli fiducia e lanciargli la sfida: «Marco, tu fai dai 15 gol in su e io ti pago le vacanze». Forse non aveva considerato che l'attaccante rossoblù l'avrebbe preso in parola, tanto da realizzare ben 20 reti (tra Serie A e Coppa Italia), cinque più di quanto Vieri gli aveva chiesto. A fine campionato gli è dunque toccato onorare la promessa inviando la cifra al collega. Borriello però quei soldi non li ha usati per pagarsi le ferie ma ha ritenuto giusto usarli per uno scopo benefico.
Subito dopo aver ricevuto il denaro ha pubblicato un video su Instagram nel quale annunciava l'acquisto di tre defibrillatori, uno dei quali è destinato alla scuola calcio Carioca di Barra, a Napoli, dove Borriello ha giocato da bambino, mentre un secondo va a Norcia e il terzo all'oratorio della parrocchia di Sant'Eusebio a Is Mirrionis, a Cagliari. Un bel gesto che si inserisce nel percorso di rinascita del quartiere, uno dei più problematici della città, cui sta contribuendo notevolmente anche il parroco, don Ferdinando Caschili.
Di recente il sacerdote ha concesso a una compagnia teatrale l'uso per 5 anni della sala parrocchiale per realizzare rassegne e spettacoli, trasformandolo così nell'unico centro culturale della zona. La disponibilità del defibrillatore donato da Borriello ora sarà utile per la manifestazioni sportive che spesso si svolgono nel campetto dell'oratorio.
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