Illetterato, mistico e religioso divenne guida e maestro
domenica 18 settembre 2022
Ciò che possediamo, i nostri carismi, le nostre abilità sono dei doni, che vanno messi a servizio di un bene più grande, quello della comunità. E così fece san Giuseppe da Copertino, illetterato, mistico e religioso, che divenne una guida per le donne e gli uomini del suo tempo. Giuseppe Maria Desa era nato il 17 giugno 1603 a Copertino (Lecce) e aveva dovuto abbandonare la scuola a causa della povertà e della salute cagionevole. Alcuni ordini religiosi, presso i quali si era presentato, lo rifiutarono per la sua “poca letteratura”, ma alla fine venne accettato dai Cappuccini, dove rimase per un anno. Dopo essere stato dimesso per “inettitudine”, infatti, divenne terziario e inserviente nel conventino della Grotella. Con impegno e costanza riuscì a farsi ordinare sacerdote. Le sue esperienze mistiche, assieme alla sua vita di preghiere e penitenze, oltre ad alcuni segni prodigiosi, come la levitazione. A tutto ciò si aggiunse il dono della scienza infusa, tanto che a lui si rivolgevano anche i teologi: tutto ciò accrebbe la sua fama di santità. Per questo, anche su decisione del Sant'Uffizio, fu trasferito di convento in convento fino ad arrivare a quello di San Francesco a Osimo: qui morì il 18 settembre 1663. È santo dal 1767.
Altri santi. Sant'Eustorgio I di Milano, vescovo (IV sec.); beato Giuseppe Kut, sacerdote e martire (1905-1942).
Letture. Romano. Am 8,4-7; Sal 112; 1Tm 2,1-8; Lc 16,1-13.
Ambrosiano. Is 43,24c-44,3; Sal 32 (33); Eb 11,39-12,4; Gv 5,25-36.
Bizantino. Gal 2,16-20; Mc 8,34-9,1.
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