Un «angelo custode» per educare i giovani
martedì 25 agosto 2020
L’educazione e l’istruzione delle nuove generazioni è un’opera profetica che rende chi la compie un vero e proprio “angelo custode” del futuro. Per i cristiani questo impegno significa anche camminare assieme ai giovani sulla strada che porta alla vita vera, quella che nasce dal cuore di Dio. Questa missione fu per san Giuseppe Calasanzio il percorso verso un’esistenza compiuta e verso la santità: l’eredità di questo prete spagnolo parla ancora ai nostri giorni e semina frutti di speranza in tutto il mondo. Nato nel 1557 a Peralta de la Sal, in Spagna, fu ordinato sacerdote a 26 anni, vivendo poi la prima parte del suo ministero in diverse diocesi spagnole. A Roma rimase colpito dalla miseria in cui vivevano i ragazzi abbandonati e si diede da fare per loro fondando una congregazione dedita all’istruzione dei più poveri: nascevano così le «Scuole Pie», rette dagli «scolopi». Chi si occupa dell’educazione dei ragazzi, scriveva Calasanzio, è per loro come “un angelo custode”. Il fondatore degli Scolopi morì nel 1648 ed è santo dal 1767. Nel 1948 Pio XII lo proclamò «patrono Universale di tutte le scuole popolari cristiane del mondo». Altri santi. San Ludovico (Luigi IX), re di Francia (1214–1270); san Tommaso Cantelupe, vescovo (1218–1282). Letture. Ts 2,1–3.13–17; Sal 95; Mt 23,23–26. Ambrosiano. 1Mac 8,1–7.12–18; Sal 36 (37); Lc 3,15–18.
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