Gioia e armonia dei canti di Natale con i giovani dell'Orchestra Suzuki
domenica 12 dicembre 2010
«Se un bambino ascolta buona musica dal giorno della sua nascita e impara a suonarla da solo, allora svilupperà sensibilità, disciplina e pazienza. E otterrà uno splendido cuore»; in queste parole del violinista e didatta giapponese Shinichi Suzuki sono racchiusi i principi filosofici e culturali, artistici ed educativi che stanno alla base di quello che è stato definito il "Metodo Suzuki".
In tutto il mondo attualmente si stimano in oltre 300.000 gli allievi che seguono questo modello di insegnamento, i cui presupposti sono fondati sulla convinzione che, come un bambino impara a parlare ascoltando e ripetendo continuamente le parole pronunciate infinite volte dai genitori, così apprende a suonare uno strumento ascoltando e ripetendo in continuazione un ritmo o una melodia affinché gli risultino familiari, in modo che, attraverso la musica, sviluppi la propria personalità in maniera armonica e completa.
Fondata oltre trent'anni fa e diretta ancora oggi da Lee e Antonio Mosca, l'Accademia Suzuki di Torino è stata la prima scuola in Italia a proporre questo metodo; nata in tale ambito, l'Orchestra Suzuki di Torino è composta da un organico di 50 bambini di età compresa fra i 6 e i 15 anni e nel corso degli anni ha tenuto più di 250 concerti, all'interno dei quali si contano le esibizioni alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, in occasione della Festa della Famiglia in Piazza San Pietro o presso l'Assemblea delle Nazioni Unite a Ginevra. Registrazione audio e video effettuata dal vivo nel 2009 (cd e dvd pubblicati da Machiavelli Music e distribuiti da Egea), il Children Christmas Concert riprende i giovanissimi componenti della compagine torinese impegnati nella rilettura di musiche di Mozart (la Serenata Eine Kleine Nachtmusik K. 525), Vivaldi (il Concerto op. 8 n. 4 "L'inverno" dalle Quattro stagioni e il Concerto op. 3 n. 9 dall'Estro armonico), in una selezione di danze irlandesi per arpe e mandolini di O'Carolan e in un'antologia dei più celebri brani della tradizione natalizia; armonizzazioni e trascrizioni strumentali di pezzi come Tu scendi dalle stelle, Stille Nacht, Jingle Bells o la Ninnananna di Brahms, eseguiti con tecnica sicura, ma soprattutto con gioia, passione e divertimento. Col cuore, appunto.
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