Gerry vincente con la formula quiz
venerdì 21 febbraio 2020
Un tempo si chiedeva Chi vuol essere miliardario? Poi, con l'arrivo dell'euro, fatte le debite proporzioni, si è arrivati all'interrogativo Chi vuol essere milionario? Il che significa, a parte i conti rifatti, che il popolare telequiz condotto da Gerry Scotti, ora il mercoledì in prima serata su Canale 5, ha raggiunto i vent'anni divenendo, sia pure con qualche pausa, uno dei programmi a premi più longevi nella storia della televisione italiana, anche se il format è di origine inglese. Chi vuol essere milionario?, tornato in onda dal 22 gennaio con la quattordicesima edizione, propone una scalata a 15 domande per provare ad aggiudicarsi il montepremi finale di un milione di euro. Cosa che è riuscita a un concorrente nella puntata del 29 gennaio scorso per la quarta volta in assoluto dal 2000 a oggi. Per rispondere alle domande, tutte con quattro risposte multiple, sono previsti alcuni aiuti: “50 e 50”, che dimezza le risposte; “Chiedilo al tuo esperto in studio” (ogni giocatore è accompagnato in studio da un parente o un amico); il suggerimento del conduttore (“Chiedilo a Gerry”) e lo “Switch”, ovvero il cambio di domanda. Rispetto alla gran parte dei telequiz non c'è in questo caso l'assillo del cronometro e i concorrenti sono invitati a esporre a voce alta il ragionamento con cui arrivano a decidere la risposta da accendere. Questo favorisce il ruolo del conduttore, che in programmi del genere si conferma fondamentale, e Gerry Scotti lo incarna come pochi. L'altro elemento vincente, accanto al fascino della competizione e del rischio, resta il telespettatore che a casa cerca di indovinare le risposte e partecipa così al gioco. Il successo dei quiz televisivi, o game-show come li si voglia chiamare, è ancora tutto qui. Le formule di base sono ripetitive e collaudate, le regole ricorrenti e familiari. Si rivedono soltanto alcuni meccanismi o si fanno delle aggiunte. Ad esempio in Chi vuol essere milionario? è stata inserita una coppia di parenti o amici dietro le quinte che ogni tanto viene inquadrata e commenta l'andamento della gara del congiunto o dell'amico come accade nei talent. Ma è poca cosa rispetto all'immutabilità di tutto il resto, che rimane comunque garanzia di buoni ascolti.
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