venerdì 10 maggio 2019
Si chiama "Senza sbarre" ed è un progetto della diocesi di Andria grazie al quale dodici persone eseguono la misura alternativa al carcere in una comunità attraverso inclusione sociale e lavorativa. La comunità è ospitata da settembre del 2018 nella masseria San Vittore, nell'agro di Andria. Nei giorni scorsi il vescovo Luigi Mansi ha inaugurato i locali che ospitano la comunità e un laboratorio per la produzione di pasta che ha sede nella masseria. La pasta prodotta porta il marchio "A mano libera". Gli ospiti sono persone con l'obbligo di dimora o agli arresti domiciliari, altri devono ancora tornare ogni sera in carcere. Ma nei piani di don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli, i due promotori del progetto, ciò è destinato ad accadere ancora per poco. Già dal prossimo giugno, attraverso la misura alternativa di comunità residenziale, cinque o sei ospiti potrebbero dormire nella masseria. Uno degli obiettivi del progetto è di arrivare, a breve, a ospitare fino a venti persone, tra le quali anche persone che, scontata la pena, vogliono rifarsi una vita grazie al lavoro. Il progetto è stato realizzato col contributo di Conferenza episcopale italiana, di Rotary International, dell'associazione Amici per la vita, di un imprenditore della pasta e di tanti benefattori.
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