Mettere a frutto i propri doni per aiutare chi ha più bisogno
sabato 9 marzo 2019
Accettare con umiltà i doni della vita e metterli a frutto per aiutare chi vive nel bisogno è doveroso per ogni cristiano, di qualsiasi condizione sociale. Santa Francesca Romana visse gli agi non come un privilegio, ma come una risorsa per farsi compagna dei più poveri. Nata a Roma in una famiglia nobile nel 1384, anche se sognava il monastero accettò il matrimonio scelto dai genitori e, ad appena 13 anni, sposò Lorenzo de' Ponziani. Ebbe tre figli, due dei quali morirono, e si dedicò alla propria famiglia con lo stesso amore con il quale si prendeva cura di chi viveva in stato di necessità. Per allargare il campo d'azione del suo apostolato nel 1425 fondò la congregazione delle Oblate Olivetane di Santa Maria Nuova, dette anche Oblate di Tor de' Specchi. Dopo essere rimasta vedova, anche lei emise i voti nella sua congregazione. Morì nel 1440.
Altri santi. San Paciano di Barcellona, vescovo (IV sec.); san Domenico Savio, adolescente (1842-1857). Letture. Is 58,9-14; Sal 85; Lc 5,27-32. Ambrosiano. Es 35,1-3; Sal 96; Eb 4,4-11; Mc 3,1-6 / Mc 16,9-16.
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