venerdì 9 ottobre 2020
Dalla vendita di mobili, vestiti, giocattoli, libri e altri oggetti usati e raccolti a Forlì e dintorni, attraverso il recupero e il riciclo, gli oltre cento volontari del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo hanno raccolto nel 2019 ben 800mila euro. Soldi che vengono inviati nei Paesi meno sviluppati per sostenere progetti di solidarietà, realizzati per lo più da missionari o organizzazioni umanitarie. Qualche esempio? Sostegno al Centro medico "Mamma Pasquina" ad Abaetetuba, in Brasile; realizzazione di una scuola a Bossa Kacha, in Etiopia; invio di quattro container di materiali vari in Perù all'Operazione Mato Grosso; oltre 100mila euro sono stati spesi per adozioni a distanza per 300 bambini eritrei. Nei cassonetti gialli collocati in Romagna sono state raccolte 450 tonnellate di indumenti usati, con un ricavo di 80mila euro, utilizzati per l'Emporio della Solidarietà di Forlì, cui accedono oltre 500 famiglie in difficoltà. «Al Comitato – racconta il presidente, Davide Rosetti – arrivano anche donazioni in denaro, lasciti e altro. Il Comitato non ha dipendenti e tutto il lavoro di raccolta delle cose usate è svolto dai volontari». Durante un recente mercatino, 50 volontari hanno realizzato 30mila euro in due giorni. Il Comitato fu fondato nel 1968 da Annalena Tonelli, che poi partì in missione per l'Africa e venne uccisa nel suo ospedale di Borama nel 2003.
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