venerdì 22 ottobre 2010
«La famiglia, i cattolici e i diktat laicisti»: mercoledì titolo forte ("Unità", p. 17) per un intervento del presidente Acli! Da tempo sul primo giornale del partito più ampio dell'opposizione si attendeva un segno reale della proclamata accoglienza dei cattolici come «in casa propria», rispettosa di ogni coscienza libera e capace della giusta mediazione che esclude il rifiuto pregiudiziale di valori irrinunciabili per la coerenza con il messaggio cristiano liberamente vissuto nella Chiesa cattolica. Finalmente! Ciò nulla toglie al fatto che su quel giornale " come si vede ogni giorno " ci sono quasi sempre solo posizioni opposte, ma costituisce un segnale... E il testo ricorda che di quei valori «si è parlato con insistenza in questi giorni nel mondo cattolico, riunito a Reggio Calabria per l'appuntamento tradizionale delle Settimane Sociali: 1.200 delegati provenienti dalla 227 diocesi italiane per elaborare un'Agenda di speranza per il futuro del Paese». Ecco un segno di pluralismo ideale (quello preannunciato 33 anni or sono dalla famosa "Lettera a Bettazzi" e vantato alle sorgenti della nuova formazione di centrosinistra...) accompagnato all'accettazione piena della vera logica democratica: tutte le coscienze restano libere nel concorrere alla formazione delle leggi nazionali, ove decide la maggioranza dei voti parlamentari. Dunque libertà responsabile per tutti senza umiliazione preventiva per alcuna coscienza" Al tempo! Mi correggo: il titolo del pezzo " forte e chiaro " era diverso: «L'immigrazione. I cattolici e i diktat leghisti»" Musica nota. Ma certo domani ci sarà anche l'altro titolo, e l'altro pezzo: appunto il segnale" O no?
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