sabato 6 ottobre 2018
Per camminare servono due gambe. Anche per vivere e pensare bene serve la ragione e serve – se la si ha – la fede. Talora in pagina solo fede, o solo ragione, anche dove servirebbero ambedue. Manca sempre qualcosa. Ieri, sul “Fatto” bella p. 19 con un testo di Laura Pepe che ha scritto un libro – “Gli eroi bevono vino” – sull'uso «anglofono» del week end dedicato «alla balorda» con uso abbondante di bevute di vino per festeggiare anche ubriacandosi. Ovvio il rimando iniziale al celebre verso di Orazio «Nunc est bibendum» (Odi I 37, 1) che risaliva al «Nyn krè methysthen» di Alceo (fram. 332, V). Bella paginata, con riferimento speciale al “Convito” di Platone e al mito di Dioniso, «dio dell'ebbrezza». La gamba della ragione sta bene in piedi con rimando al “Convito”, cioè anche alla “Cena”. Libertà! Leggi, approvi, ma ti chiedi – libertà anche questa – se già qui non valeva la pena (non so se nel libro ci sia o meno) di qualche riferimento al ruolo che nella Bibbia, da Noè in poi, ha appunto “il vino” e ha “la Cena”. Dal vino delle Nozze di Cana per arricchire la gioia e non mortificare la festa dei due sposi, al vino della Cena, di quella Cena detta “Ultima”, ma che da 20 secoli è anche la prima di una fila infinita, la Cena eucaristica. È l'altra gamba, quella della fede: anche “ora bisogna bere!” Si deve, e non ci si può “entusiasmare” – cioè alla lettera “riempirsi di realtà divina” – senza bere anche nella Eucaristia: convivio, amore, abbraccio che fa del tempo un anticipo di Eterno, un “bacio” che accolto in pienezza cambia tutto, e non solo i week end... Mi tornano in mente le righe in cui Teresa di Lisieux racconta alla sorella – non sapeva che la avrebbero letta milioni di persone – la sua Prima Comunione: «Fu un bacio d'Amore!» Ebbrezza di eternità, e con l'Amore non solo si cammina, ma si vola.
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