giovedì 30 agosto 2018
Evidenze a prima, o anche seconda, vista. In pagina multipla ieri, dopo un articolo su queste pagine, la forte emozione di papa Francesco davanti alle terribili immagini delle torture inflitte ai migranti. A prima vista qualche meraviglia, infondata. Infatti quella visione ne richiama un'altra: torturato, flagellato, schiaffeggiato, deriso come pazzo davanti a una folla che lo respinge... «Ecce Homo!» Una forzatura per accreditare una certa visione? No! Lui stesso ha detto: «Quello che avete fatto a uno di questi… lo avete fatto a me!» Non ha detto "è come se lo aveste fatto a me!". No: lo avete fatto a me! Ed è il Giudizio finale: l'unico che in fin dei conti... conta!
Quando si parla di "salvezza eterna", con buona pace di ciechi su Bibbia e fede, anche illustri, questo è "il nucleo cui tutto si riduce". Chi pensa che la salvezza sia legata esclusivamente alla fede cattolica o cristiana professata a parole non ha capito l'essenza del Vangelo. Si salva solo chi con i fatti ha "riconosciuto" Dio, il Dio di Abramo e Mosè incarnato in Gesù, anche senza conoscerlo esplicitamente, Dio in Cristo nel prossimo, nel povero, nell'affamato, nel forestiero che bussa alla porta: «Ecce Homo!» Lì c'è la salvezza. Ecco perché la destinazione alla salvezza è per tutti, la vocazione alla santità è universale. Ci sono poi evidenze a seconda vista...
E così nel caso di coloro che da anni, e più che mai in questi giorni, accusano Francesco oggi ("Repubblica" 29/8, p. 19: "Dossier gravissimo…") leggo le parole di un "porporato": non sono "nemico" di Francesco, ma «tento semplicemente di difendere la verità della fede e la chiarezza nella presentazione della fede»! Chi sarà mai che "offende" la fede e "la chiarezza" nella sua presentazione, e cui si replica? Mistero! Quaranta anni orsono fece rumore "Mistero Buffo". Oggi "Mistero Buio"!
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