martedì 11 dicembre 2018

Una vecchia casa cantoniera a 25 chilometri da Foggia, senz'acqua, né riscaldamento può essere la più bella e accogliente delle dimore se ad abitarla ci sono alcune giovani coppie e tre sacerdoti salesiani, animati da spirito evangelico e di comunità. Era un freddissimo 8 dicembre del 1978 quando un piccolo gruppo getta le basi per la neonata associazione Comunità sulla Strada di Emmaus: l'intento di avviare quest'esperienza – rivoluzionaria per il Sud di allora – è quella di accogliere anche giovani disagiati e ai margini. Le radici del percorso si ritrovano nella "Piccola Comunità" di sacerdoti salesiani composta da don Michele Mongiello, don Nicola Palmisano e don Michele De Paolis. Gradualmente al nucleo originario di Ele e Dora, con il piccolo Alessandro, Anna, Marino, Nino, Lola, Rita, Tonino si uniscono forze ed energie nuove, accomunate dall'idea di condividere il Vangelo con semplicità, pregando insieme, lavorando insieme, accogliendo chi è nel bisogno. Da allora Emmaus è cresciuta, diventando punto di riferimento nel territorio foggiano. Oggi prosegue l'impegno, a distanza di quaranta anni, con persone affette da forme di dipendenza al Villaggio Emmaus, che ha sostituito la casa cantoniera, su un terreno donato dalla Fondazione Siniscalco-Ceci.

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