sabato 21 maggio 2011
Lupus" divagante. Ieri qui ricordavo il genio di san Tommaso d'Aquino elogiato da Umberto Eco su "L'Espresso", e all'opposto il travisamento della figura di don Lorenzo Milani da parte di una filosofa che pare avercela sempre con Chiesa e fede cattolica. Elogio e travisamento? Per un caso fortuito " del resto tutti i casi sono fortuiti, altrimenti non sarebbero "casi" " sempre ieri su "L'Osservatore Romano" (p. 4: «La modernità del Dottore Angelico») trovo la presentazione di un "Dictionnaire de philosophie et théologie tomistes" appena edito: 600 pagine per circa mille concetti espressi nella lingua latina delle opere del grande Tommaso ove, ancora per caso, queste mille voci vanno da "Abalieté" (latino "abalietas") che dice tutto ciò che viene "da altro", e quindi esiste per iniziativa altrui, cioè è creato da altri, fino a "Zizanie" (latino "susurratio") che indica il peccato di chi con calunnie e maldicenze volute sfigura la persona e la fama altrui. Quante "susurrationes", calunnie, maldicenze sfiguranti, false accuse in certe pagine nostrane! In questo angoletto è roba di tutti i giorni, e al plurale, da quasi 16 anni. Altro episodio, sempre ieri, sempre "Osservatore" (p. 5: "Braccio di ferro col Duce") ampia documentazione storica sui forti e duraturi contrasti tra Santa Sede e regime fascista: servirebbe a correggere tante "susurrationes" che da noi in pagina vanno con ritornello continuo? Ultimo caso: proprio lì sotto, stesso "Osservatore", sempre nel genere destinato a scivolare via su tante pagine altrimenti prontissime in senso opposto, il richiamo a un articolo di "Avvenire" (19/5) su «I finti contadini che l'Italia salvò dalla Shoah». Ovvio, e non è certo un caso: nessuna eco sui grandi giornali!
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