martedì 21 giugno 2005
Mille, e una: bugie. Ma senza storia. Erano in "Mille" all'Hotel Ergife, per salvare l'Italia dalle grinfie dei preti. Il sempiterno Pannella sostituiva "l'eroe dei due mondi", e al posto di Anita, "l'eroina" - ha molti fans da quelle parti, ndr - c'era "l'eroina dei tanti flop", la Bonino. Domenica alle 22.45 eccola che a Radio Radicale arringa la platea tra applausi entusiasti: "Ai tempi della lotta sull'aborto la Chiesa sosteneva che l'anima entrava nel corpo dei maschietti dopo 40 giorni, e delle femminucce ancora un po' dopo, perché le donne sono sempre in ritardo"Adesso la Chiesa sostiene che l'anima è già nell'embrione". Dunque tra il 1978 e il 1981 la Chiesa sosteneva la prima tesi? Bugia spudorata! Ma lei insiste, e tuona contro "la Chiesa dei disvalori", cemento di "un blocco sociale di conservatori e reazionari". Ora spera "nei Ds", gli unici che, "se sospira il Vaticano, non si adeguano". E fa l'elogio del compagno Turci che finalmente, dopo tanti anni, è con loro, a sostenere che "la sinistra è liberale oppure non è". Che dire? Buon viaggio! Le bugie restano lì, come il naso di Pinocchio, e con le bugie non si fa politica. Si fa teatrino. Non si fa neppure storia, però. Ieri su "Repubblica" Susanna Nirenstein, sempre per la polemica sull'anima, fa dire allo "storico" Adriano Prosperi una falsità secca: "Il Concilio di Firenze del 1439 sancì che chiunque morisse senza battesimo sarebbe disceso subito nel profondo dell'Inferno". Balla, sempre balla, fortissimamente balla! "I giornali non ci capiscono più niente", confessava ieri Vittorio Feltri all'"Unità". Visto, provato, confermato" Balle di "eroine": per non capirci niente.
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