sabato 20 novembre 2021
Mi vedo cor-rere incampa-gna, in una fuga inaspettata e incerta, tra alberi divelti e grida sconosciute. Chi mi ha gettato in mezzo a questo bosco oscuro dove nessuno mi fa strada, né mi segue? Forse è un sogno del quale non so liberarmi. Una solitudine mai incontrata pare mi tenga le braccia vicine una all'altra senza dare altro spazio al mio respiro che fatica. Allora è un sogno da gettare via, da non ricordare. Ma ecco nel bosco che un tempo doveva essere splendido delle grida che chiedono, in una lingua ignota, pietà. Almeno il lamento è per me sconosciuto e quasi del tutto invisibile, se lontano tra i rami spezzati dalla pioggia e dal vento, una domanda di aiuto sembra un canto di pena senza speranza. Mi fermo e guardo attorno a me: a chi ho fatto del male, chi ho gettato a terra, tolto il lavoro, offeso nella dignità, lasciato che la vita lo perdesse nella sua parte più crudele senza dare la mia mano perché si rialzasse? Non ricordo i miei atti negativi ed metto cornici dorate ai miei atti migliori che solo di essi ricordo il tempo ed il luogo. Le pareti delle mie stanze sono ricche di cornici dorate e immagino, perché non ricordo, siano descrizioni di fatti d'onore che riguardano tempi diversi della mia vita. Ma quando le luci si spengono alla sera cerco invano il sonno del giusto che trova sempre un luogo per avere risposte vere, ma che spesso non corrispondono alle mie realtà. Allora rientro tra gli alberi alti e oscuri per saper confessare quelle verità che tagliano rami più alti e lasciano vedere una parte di cielo, quella parte modesta che , chiudendo gli occhi ci da respiro e speranza. I rami si spezzano, l'umidità vince il sonno, la stanchezza fa compagnia ed i piccoli animaletti invisibili si raccontano le loro storie del giorno passato mentre tu immagini di averle inventate da solo. Questo potrebbe essere un sogno anche per chi oggi fugge da una strada di guerra, per chi non vede come sopravvivere, per chi non sa dove sarà il futuro dei suoi figli. La realtà che ci offre questa terra oggi è impressionante, dal massimo di una efficienza a una miseria senza nome. La nostra terra ha bisogno oggi di grande coraggio, di lealtà diffusa, e perché no, di amore alla vita. Ci vorrà tempo, ma l'umanità dovrà camminare più veloce verso una giustizia per tutti, verso un amore senza nome, ma di tutti per corrispondere finalmente a ciò per cui siamo stati creati. Questa splendida palla accarezzata dal sole, sa lei sola, quale potrà essere la sua fine destinata. Noi possiamo ancora aspettare e sognare, credere e amare, vivere aiutandoci l'uno con l'altro e aspettare quell'angelo che una sera verrà a dire: Sei pronto? Vieni.
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