giovedì 7 luglio 2016
Dove c'erano militari e mappe di guerra ora ci sono bambini e strategie di gioco. Si è trasformata così l'area ex Nato a Bagnoli. Fino a qualche anno fa quartiere generale dell'Alleanza atlantica, l'immensa struttura nella periferia ovest di Napoli è diventata pubblica, aperta alla città e soprattutto ai più giovani. Lo sport s'è già mosso per la riqualificazione del quartiere e ad entrare per primi nell'ex area Nato sono i rugbisti grazie ad Edison, che con altri sponsor ha inaugurato il primo Villaggio Rugby: una struttura di 15mila metri quadrati di area verde con campi per l'allenamento e la preparazione tecnica professionale, e spazi per lo svolgimento di eventi. È la prima cittadella partenopea dedicata alla palla ovale. Uno spazio polifunzionale per contribuire al rilancio sportivo di Napoli e anche a quello sociale dell'area attraverso la promozione dei valori propri del rugby: il rispetto, lo spirito di squadra, la lealtà e la generosità del sacrificio. Il progetto è nato da un'idea dell'Old Rugby Napoli, che raduna ex giocatori partenopei, e degli Amatori Rugby Napoli, società sportiva con 450 tesserati e che insegna questo sport anche nelle scuole di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Posillipo. I due club hanno trovato l'accordo con Edison per dare vita a una struttura a misura dei ragazzi e delle loro famiglie. Tra gli obiettivi primari: la formazione di un vivaio che dia rinnovato slancio alla tradizione rugbistica napoletana, la promozione della socialità insita in questo sport e il recupero e il reinserimento dei giovani a rischio attraverso percorsi formativi dedicati.
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