sabato 7 maggio 2011
«Vaticano senza veli»: su "Lettera43" ieri titolo furbo per 10 libri, uno serio, uno insignificante frou frou e otto (8!) grevi di furore antipatizzante che mescola fatti e calunnie all'evidente scopo di realizzare la "liberazione" dell'umanità oppressa da 2.000 anni di imbrogli e "mercati" tutti cattolici. Un caso? Sempre ieri "Corsera" (p. 53: «La guerra santa per il crocifisso») Marco Ventura per il libro-sfogo di Sergio Luzzatto, già noto per l'ostilità furente verso tutto ciò che sa di Chiesa e cattolici. Dal libro risulta che " dopo un passato tutto di oscurantismo: da Cavour a oggi si può fare un solo sacco con «vescovi e papi, Mussolini, Togliatti, Licio Gelli, Napolitano e Berlusconi» " togliere quel crocifisso da tutti i muri e (conseguenza implicita) da tutte le coscienze, sarebbe (conclusione esplicita del pezzo) «anche il simbolo della rivolta morale e del riscatto». Altri casi? Sì: "Repubblica" (p. 52), "Unità" (p. 41), ancora "Corsera" (p. 61) e "Il Tempo" (p. 45) righe di miele per il «coraggioso e sorprendente» film della «regista all'esordio» che «rappresenterà a Cannes l'Italia»; ovviamente, come titola "Repubblica", si tratta di un'«Italia senza fede dove i preti fanno i manager». Un film detto orgogliosamente "laico", sequela di accuse tra furbastro e indegno a tutto ciò che anche lontanamente sa di Chiesa e cattolicesimo. Ripenso alla folla che pochi giorni fa era attorno a San Pietro e, altro caso, sempre "Corsera" (p. 1), leggo Pigi Battista che ragiona su «L'opposizione smarrita che si fa male da sola». Vero! E se avesse nuovi leader tipo Luzzatto e la «regista all'esordio»? Esito elementare: Italia finalmente "laica" e liberata!
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