Diacono milanese, esempio per i riformatori
sabato 27 giugno 2015
Un patrono dei riformatori e un esempio per chi vuole costruire una Chiesa fedele al Vangelo. L'eredità del martire sant'Arialdo di Milano arriva ai giorni nostri dal medioevo milanese, da un tempo in cui capitava che la simonìa rendesse meno credibile l'opera dei sacerdoti. Nato attorno all'anno mille nel comasco fu ordinato diacono dall'arcivescovo di Milano Guido di Velate nel 1050. Fondò poi assieme ad alcuni compagni tra cui Anselmo di Baggio (poi Papa) e Landolfo Cotta un movimento che si batteva per la riforma dei costumi del clero. Gli avversari chiamarono il movimento "Pataria" (dal termine dialettale patée che identificava gli straccioni). Questa battaglia costò la vita ad Arialdo che fu ucciso nel 1066 ad Angera.Altri santi. San Cirillo d'Alessandria, vescovo e dottore della Chiesa (370-444); beata Luisa Teresa de Montaignac de Chauvance, fondatrice (1820-1875).Letture. Gen 18,1-15; Lc 1; Mt 8,5-17.Ambrosiano. Lv 21,1a.5-8.10-15; Sal 97; 1 Ts 2,10-13; Lc 4,31-37 / Gv 20,1-8.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI