venerdì 24 novembre 2006
Da oggi a domenica a Serra de" Conti, in provincia di Ancona, si celebra l"annuale sagra della cicerchia. Pianta erbacea che ha origine nel Medio Oriente ed oggi è diffusa in tutta l"area mediterranea. Ora, la notizia avrebbe dell"ordinario, sennonché mesi fa un botanico danese, visto il successo che questo legume stava avendo tra gli chef di Copenaghen, ha informato le autorità che la cicerchia conterrebbe delle neurotossine. Ed è partita la psicosi. Di cicerchia ovviamente non è mai morto nessuno, né risultano casi di intossicazione, ma se qualcuno vuole avere facile notorietà, basta che torni sui libri di scuola e troverà qualche anomalia in tutti gli alimenti del nostro pianeta. Poi, siccome la burocrazia europea ha paura della sua stessa ombra, succederà come è successo: che lo scaricabarile delle responsabilità arriverà ad impedire di commercializzare cicerchia in Danimarca e persino in Italia. La notizia ci è giunta da un produttore di cicerchie dell"Umbria che ha ricevuto dal ministero della Sanità uno stop. Come minimo al botanico danese bisognerebbe dare un premio Nobel, mentre gli enti di casa nostra continuano a non parlarsi e ad agire a suon di carte e provvedimenti, preferendo reprimere prima di andare a vedere se i pericoli sono reali. La coltura della cicerchia risale alla protostoria, e la sua ricchezza di proteine ha nutrito nei secoli tanti popoli. Del resto è un legume dalla conservabilità straordinaria potendo resistere per ben due anni. Prima di cucinarla va tenuta a bagno per un giorno intero. A Serra de" Conti, come in ogni altra parte d"Italia, in questi giorni merita assaggiarla in una minestra con le patate. Si lessano le cicerchie in acqua salata con un cucchiaio d"olio, sedano, aglio cipolla e rosmarino. Dopo averle cotte per due ore (attenzione i legumi devono essere teneri), si aggiunga la patata a pezzetti e un cucchiaio d"olio. Si cuoce ancora per un"ora in modo che la minestra risulti densa. Al momento di servirla scegliete un buon olio extravergine di oliva del Centro Italia, ottimo per le zuppe, e del pepe. Il vino sarà un Verdicchio dei Castelli di Jesi.
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