Dal suo romitaggio consigliò i potenti
domenica 17 gennaio 2016
Curare l'anima significa vivere in piena armonia con il creato e stabilire relazioni profonde e salde con gli altri: ce lo insegna sant'Antonio abate. Si tratta di uno dei testimoni più cari alla devozione popolare, che si trovò ad anticipare i tempi: ritirandosi dal mondo, infatti, scelse la forma di vita che poi sempre più testimoni della fede avrebbero seguito dopo l'editto di Costantino e la fine delle grandi persecuzioni. Antonio nacque in Egitto attorno al 250 e a 20 anni si ritirò prima nel deserto, poi sul Mar Rosso, dove visse per otto lunghe decadi. Si dedicava alla preghiera e divenne ben presto un maestro per i suoi contemporanei: lo stesso Costantino e i suoi figli si rivolsero a lui per avere dei consigli. Lasciò il suo romitaggio solo due volte per recarsi ad Alessandria in aiuto della locale comunità cristiana. Morì ultracentenario nel 356.Altri santi. San Giuliano Saba, eremita (IV sec.); san Marcello, vescovo (V sec.).Letture. Is 62,1-5; Sal 95; 1 Cor 12,4-11; Gv 2,1-11.Ambrosiano. Est 5,1-1c.2-5; Sal 44; Ef 1,3-14; Gv 2,1-11.
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