Partenza senza amaro in bocca, stavolta. Grazie a "l'Espresso" che ieri ha dato spazio al "Diverso parere" del direttore di Avvenire. Coraggioso il direttore Bruno Manfellotto a invitarlo, e a titolare «La Chiesa non è la santa Casta» il suo articolo sulla pretesa di «tassare la solidarietà» , facendo capire subito di aver messo in pagina una chiara risposta a quanto il settimanale aveva scritto, sette giorni prima, rimettendo purtroppo in circolo le ormai note deformazioni, forzature e leggende metropolitane su Chiesa, tasse e soldi. Stesso gruppo, altra testata. Riprende il tiro a bersaglio fisso, ma a cilecca ripetuta. Giovedì su "Repubblica" in prima e gran seguito a p. 35, titolo secco: «Voglio conoscere quale Dio si candida alla Casa Bianca». Bill Keller, «Direttore esecutivo del NYT», offre l'antologia dei peggiori eccessi del fondamentalismo Usa, metà tra ignoranza e ritardi mentali, fantasie apocalittiche e ridicole pretese antisociali. E si dice inquieto: se qualcuno del genere va alla Casa Bianca son dolori e barbarie. Se le cose stanno così, tu leggi e condividi: da quelle parti allarme motivato, ma noi e "Repubblica" siamo in Italia. Che c'entrano qui fantasie e ridicolaggini appena elencate? Niente! E allora? Allora è evidente la fissa che parla di Usa, ma punta all'Italia, alle polemiche anticattoliche, alle querelle di bottega laicista con bersagli fissi Vaticano e Cei, cattolici e presenza sociale. Raddoppia, stesso giorno, il "Fatto" (p. 6) sotto un titolo festoso: «La Chiesa valdese: «Pronti ad adeguarci a pagare l'Ici». Già, per i pasdaran del "Fatto" i valdesi sono diversi – ben diversi! – dai cattolici... Ma poi, lì stesso, leggi il vice-moderatore valdese: «La Chiesa valdese paga l'Ici per tutti i propri immobili messi a reddito. Ci avvaliamo dell'esonero (…) per i locali di culto e/o di attività sociali come previsto dalla legge». Caspita! Fanno quello che fa la Chiesa cattolica. Cilecca di "Fatto", dopo quella di "Repubblica". Da collezione…