sabato 27 giugno 2009
Coppia avvelenata. Ieri su "Repubblica" (p. 37: «Le feste di B. alla corte dei Borgia») Franco Cordero, col dente avvelenato dai tempi della «Cattolica» che lo allontanò dalla cattedra per gravi dissensi dottrinali, mordicchia ricordando con mille particolari le vere sconcezze del pontificato di Alessandro VI Borgia. Cose notissime da secoli, e anche di recente Qualcuno che nella Chiesa conta ha parlato apertamente di «sporcizie» nella storia bimillenaria della Chiesa, e anche attuali. Libertà di Cordero, dunque, ma se esercitata con bersaglio esplicito, chiaro in quella B puntata, di mescolare la vita della Chiesa a note vicende di cronaca, si fa mezzuccio vendicativo e truffaldino. Càpita, e sempre ieri su "Libero" (p. 12) fa coppia, ma peggiorando di molto il livello di veleno, con un articolo dell'on. Maurizio Bianconi, «Vice presidente del Gruppo Parlamentare del Pdl»: «I silenzi di Famiglia Cristiana e Avvenire sulle questioni morali della Chiesa». Il testo pare un monito a "Famiglia Cristiana" e "Avvenire" messi all'ingrosso insieme, ma in realtà è un «avvertimento» alla Chiesa come tale: pensi alle sporcizie sue, e in particolare al problema «più aberrante» che mai della pedofilìa nelle file del clero, e lasci in pace i politici di oggi! Testuale: «prima di ergersi a giudici" di cose che sembrano più politiche che etiche, più di moda che di valore assoluto, prima di gridare allo scandalo un consiglio: si compia genuflessione sui propri peccati, si mettano all'indice i veri crimini nell'interesse morale di tutti"» Che dire? Due veleni fuori bersaglio, e un immoralismo interessato.
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