mercoledì 9 novembre 2022
Sulla mia scrivania è arrivata una bottiglia di Grignolino d’Asti 2021 un po’ speciale: si chiama Laudato e viene prodotto, in 1.500 esemplari, a Portacomaro d’Asti, in una vigna che nel 2013, con l’aiuto di volontari, il Comune ha voluto realizzare dedicandola a Papa Francesco. «In omaggio alle
radici dei suoi avi – c’è scritto in controetichetta – e al suo Alto Magistero in difesa della natura e dell’ambiente». Ora, il Grignolino è il vino perfetto, grazie alla sua combinazione di acidità e tannicità, con la bagna caoda, che la cugina di Jorge Mario Bergoglio, Carla Rabezzana, gli cucinerà sabato 19 novembre poiché l’illustre ospite ha deciso che doveva festeggiarla per i suoi 90 anni, compiuti proprio ieri. Anch’io provengo da quelle terre e i miei nonni e zii emigrarono in Argentina, nella Pampa, quando l’oidio prima e la fillossera e peronospora poi, decimarono i vigneti, mentre la Diaspis pentagona fu letale per i gelsi, mettendo in ginocchio l’economia agricola piemontese. Per questo immagino quanto sia denso di racconti un piatto della cucina povera a base di acciughe, aglio e olio, che nasce per creare una salsa profumata dentro cui intingere cardi, rape e peperoni. Solo un mese fa i miei cugini argentini in visita in Piemonte hanno voluto condividere la bagna cauda, che nell’Astigiano si celebra addirittura con un evento, il Bagna Cauda Day (l’ultimo week end di novembre e il primo di dicembre), dove verrà allestita una tavola fra ucraini e russi, per simboleggiare il desiderio di pace. Del resto quel piatto, che termina con la frittura di un uovo nell’ultima salsa sfrigolante, grazie a un fornelletto che tiene sempre calda la “bagna”, è il simbolo dell’amicizia, della convivialità, del desiderio di ritrovarsi. Scoprire allora che quello che è un rito per ogni piemontese diventa anche l’occasione per lanciare messaggi è confortante, così come l’iniziativa degli abitanti di Portacomaro che con le bottiglie di Grignolino hanno aiutato quelli di Amatrice, per recuperare un edificio pubblico terremotato e molto altro ancora in collaborazione con il centro di ricerche Crea. Solidarietà e pace sono le parole che girano intorno a questo autunno, che può diventare l’occasione per mettersi in sintonia con questo Papa, che chiede di mobilitarsi per la pace con un cambio di mentalità, perché ciascuno, anche solo con la preghiera, lo può fare. In ogni caso, fra le personalità autorevoli del mondo, il Papa sembra quella che la pace la desidera senza secondi fini, senza tornaconti, esattamente come sono le parole amore e amicizia. © riproduzione riservata
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