domenica 2 gennaio 2005
«Ricominciamo dall'apo- calisse", e "Capodanno di grazia e miseria": così venerdì apriva il "Diario", su "Repubblica". Bernardo Valli e Francesco Merlo parlano del passaggio dell'anno, col primo che evoca giustamente "l'apocalisse", di fronte alla tragedia dell'Oceano Indiano. Ma il lettore va avanti, e a p. 16 e 17 trova toni apocalittici anche nella "conferenza di fine d'anno" del Presidente del Consiglio, quasi fosse una conferenza di fine del mondo. Infatti il 2005 viene presentato dal Premier come momento di "lotta degli angeli contro i demoni. Del Cristo contro l'Anticristo". Il paragone pare grosso, ma secondo l'autore "può servire a chiarire le idee". E il concetto diventa titolo clamoroso: "Il Cavaliere si ispira a Bush nella Crociata contro l'Anticristo". Leggi e non ci credi. Un vero abuso di religione per scopi evidenti di parte. L'Apocalisse vera sarà quando Dio vorrà, e Lui solo lo sa, l'apocalisse metaforica, ma tragicamente reale, è quella che milioni di poveri stanno vivendo in Oriente. Non mescoliamo, per favore, le baruffe di interessi più o meno in conflitto tra loro, e spesso anche con la giustizia, con cose troppo grandi e pesanti. L'abuso di religione è davvero vizio duro a morire. Lo dimostra, fronte opposto, ma stesso giornale, proprio Francesco Merlo che nel suo articolo pungente non trova di meglio che scrivere che "Berlusconi continuerà ad offrire agli italiani il suo corpo come un'ostia consacrata". Cattivo gusto in una polemica anche giusta. Vale per tutti, dunque: un po' di austera laicità bipolare, in testa e poi in pagina, prego. E' l'augurio sommesso di questo inizio d'anno.
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