domenica 15 novembre 2015
Una rassegna cinematografica "con" i detenuti e non "per" i detenuti. È questo lo spirito che anima l'iniziativa promossa da alcune associazioni ecclesiali e culturali di Genova tra cui il Cineclub Nickelodeon, cinema parrocchiale e sala della comunità della chiesa parrocchiale di N.S della Consolazione. Enrico Cimaschi è il vice presidente e spiega che «l'idea di un progetto culturale che coinvolgesse direttamente i detenuti e non li lasciasse solamente passivi spettatori è nata insieme ad altre realtà che operano nell'ambito sociale, come la Caritas e S.Egidio».Marco Arata, della Comunità di vita cristiana, ha sottolineato che «uno dei nostri obiettivi è di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni a considerare il carcere non come la fine di un percorso sbagliato intrapreso da alcune persone ma un momento dopo il quale poter ricominciare, per quanto possibile, una vita normale». Tecnicamente, ha spiegato ancora Cimaschi, la casa circondariale di Marassi ha selezionato alcuni detenuti con i quali vengono visionati alcune pellicole e vengono scritte le relative schede filmiche che poi verranno utilizzate durante la rassegna cinematografica vera e propria che avrà luogo in primavera e si terrà sia dentro che fuori dal carcere presso lo stesso cineclub. Tema della rassegna sarà l'auto aiuto, ossia l'aiuto che ciascuno di noi può trovare dentro se stesso per ricominciare a vivere dopo un momento difficile delle propria vita. Un tema sicuramente caro ai detenuti ma che, in un modo o nell'altro, può riguardare ciascuno di noi.
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