giovedì 18 febbraio 2016
Ieri solo su “Avvenire” e “Osservatore”, in prima pagina, ampie informazioni su Francesco, la Chiesa e la gente in Messico con giganteschi problemi tra morte e vita. Leggo «Chiesa» anche sulla prima pagina di “Repubblica”, ma per la corruzione in Lombardia: «I nipoti arroganti di Mario Chiesa». Può capirsi, visti i diversi fusi orari, ma i colleghi eccellenti inviati in Messico dovrebbero esser messi in condizione di informare. Mi colpisce però la parola «arroganti» e mi torna in mente per “La Stampa” (p. 3) nella rubrica “Jena” spesso intelligente: «La domanda che tutti gli italiani si pongono è che razza di animale sia il cattodem». L'ironia qui rivela una sordità fondamentale che da decenni fa danno. «Cattodem» sarebbero i cattolici nel Pd? Spesso in passato, e magari da sponde opposte, si ironizzava su altri insultati anche come «cattocomunisti». In realtà questi cattolici misteriosi sono anch'essi “italiani”, e «che razza di animale» siano lo sanno bene. Sono anche cattolici che militano in un partito, ma badano a non barattare la loro coscienza civile e cristiana e cattolica per obbedire a ordini impropri di scuderia, sia laica che con pretesa di fissare ordini che non rispettavano lecite convinzioni, diverse, su temi in cui la coscienza doveva scegliere non tra bene e male, ma tra un male maggiore e uno minore... Esempi vari nei decenni, almeno da De Gasperi in poi, per esempio nel 1974 – ricordo – e persino nel 1981: tanti cattolici non misero minimamente in dubbio la verità sul matrimonio indissolubile e sull'aborto soppressione di vita innocente, ma anticipando di 19 e 12 anni un documento della Chiesa a firma Joseph Ratzinger (1993) di fatto scelsero quello che a essi in coscienza appariva “male minore”. Ecco: oggi tanti, non solo cattolici, non trovano affatto “male minore” programmare per legge “madri comprate” e neonati privati di madri o di padri.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI