sabato 5 febbraio 2011
«Ci sembrava di sognare!»: così nella Bibbia (Sal 126, 1). Tempi lontani? No, oggi capita in pagina. Ieri per esempio ("Il Fatto", pp. 1 e 8) leggo che a Fossalta di Piave «il sindaco», uno eletto dai suoi concittadini, «dice no alle insegnanti di un asilo» che privandosi un giorno ciascuna del proprio pasto a scuola, volevano far mangiare alla mensa scolastica una bimba di origine africana " padre emigrato in Belgio, mamma disoccupata e 5 figli " i cui genitori non potevano pagare la tariffa richiesta. Ebbene: il sindaco ha opposto un secco «no»: la cosa comporterebbe «un danno erariale per il comune»! Di qui per le maestre la minaccia di «denuncia al Provveditorato e sospensione» dall'insegnamento. Pare anche, a colmare la misura, che la direttrice del comprensorio scolastico stia col sindaco. A pensarci bene, pare una cosa" impensabile: un sogno! Nel genere però pare ci sia altro. Sempre ieri "L'Espresso" (10/2, p. 17) scrive che «il Consiglio regionale umbro» sarebbe fortemente diviso. In politica bipolare è normale. Ma qui il problema vero è l'oggetto della forte divisione, con polemiche dette roventi. Eccolo: «inserire o no San Francesco d'Assisi e San Benedetto da Norcia nella propria carta" come riferimento culturale condiviso». Per chi conosce anche solo un po' la saggezza storica degli umbri, comunque la pensino sia in politica che in religione, pare proprio inverosimile, ma se è vero, se le cose stessero davvero così, dato uno sguardo a storia, geografia, cultura, santuari, turismo e così via, allora sarebbe in corso una vera mutazione genetica. Qualcuno dirà che lo stesso succede anche in sede europea? Sì, ma è proprio una brutta epidemia!
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