giovedì 27 aprile 2017
«Stola e grembiule», come diceva don Tonino Bello. È stato proprio così per i sacerdoti e i diaconi del VII vicariato dell'Arcidiocesi di Catania, che questa settimana hanno cominciato il servizio alla mensa Caritas "Beato Dusmet" del quartiere di Librino, presso la parrocchia Risurrezione del Signore, e proseguiranno il quarto mercoledì di ogni mese. «Speriamo che la nostra iniziativa possa contagiare altri sacerdoti e diaconi della Chiesa di Catania», ha detto monsignor Antonino Vitanza, alla guida del VII Vicariato.
La mensa, attiva già da quattro mesi, è aperta ogni mercoledì e sabato alle ore 12.30 e dà accoglienza a un centinaio di persone. Diversi gruppi della diocesi offrono tuttora a turno il loro servizio, alcuni stabilmente, altri periodicamente: diverse parrocchie del territorio e del centro, gruppi appartenenti a movimenti, associazioni e aggregazioni laicali. Di certo è la prima volta nel territorio etneo che sacerdoti e diaconi scelgano insieme una tale missione e non solo per un giorno simbolico, ma come servizio nel tempo.
Secondo don Piero Galvano, direttore della Caritas diocesana, «anche il clero deve dare per primo l'esempio della testimonianza nel servizio, altrimenti rischiamo di predicare invano». Importante è stato anche lo stimolo del Giubileo della Misericordia e la riflessione che l'arcivescovo Salvatore Gristina ha suscitato sul cammino da fare «pastori e popolo insieme» per divenire «oasi di misericordia».
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