mercoledì 26 novembre 2008
«Per me la fede è tutto»! Un santo? No. Titolo su "Repubblica" del 23/11 (p. 14) per la presentazione di" Bernardo Provenzano, visitato in cella a Novara dall'inviato Paolo Berizzi: Una lunga esercitazione con l'unico scopo evidente di mescolare fede cattolica e delitti di mafia. Nient'altro? Nient'altro. Perché il resto è solo contorno. Malizia evidente e francamente stupida. L'ha detto lui? Certo, ma se un delinquente dichiara che la legalità è tutto per lui, chi gli farebbe eco? Per fede e Chiesa si fa eccezione volentieri. Cose antiche: «Calunniate! Calunniate! Qualche cosa resterà!». Al "servizio" replica il giorno dopo (p. 23) il ministro della Giustizia Alfano, indignato: una cosa illegale " il permesso era per un deputato, non per un giornalista " e a parte il fatto che il criminale è con malevola intenzione «ritratto in tutta la sua santità», si è offerta a Provenzano l'occasione di trasmettere messaggi all'esterno, rendendo vane le tante misure di cautela stabilite dalla legge. Replica sprezzante del giornale: nessun rischio, l'unico messaggio era quello «religioso», sulla fede di Provenzano! La firma? "p. b.". Puoi leggerla anche Provenzano Bernardo. Congratulazioni! Dalla malafede alla stupidità: leggo su "Dnews" di ieri (p. 18) che in "5 comuni del Potentino" danno 1.500 euro di premio a chi fa un figlio, ma solo se maschio e se lo chiama" Benito! Un vertice? Sì, ma in coppia. Sulla "Stampa" (24/9, "Tuttoscienze'", p. VII) un titolo sparato: "I corvi? Sono intelligenti come noi". Parla un'"etologa" autrice di un "bestseller". Bestseller, o bestialità? Talora hanno libero corso in pagine anche illustri.
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