mercoledì 5 marzo 2008
Qui stavolta bene-dico Repubblica. Lunedì (p. 24: "Sempre in coda nella lotta al dolore") Mario Pirani lamenta la vergogna dei ritardi burocratici e pregiudiziali che hanno finora impedito al Parlamento una legge efficace per la lotta al dolore: burocrazia e malintesi senza senso, rivestiti persino di morale, ma che sono solo stupidi pregiudizi, tra cui p. es. "l'equiparazione dei pazienti con i tossicodipendenti". "La lotta al dolore " scrive Pirani " dovrebbe essere tra i primi atti unitari del nuovo Parlamento". Parole sante! E vale la pena di ricordare che il dolore come tale non è mai un valore, né umano, né tantomeno cristiano. Bene anche (stesso giornale, p. 10-11) Giuliano Amato sempre equilibrato " di recente qualche giornale in vena di pregiudizio lo etichettava in negativo come "cattolico" " con una sola precisazione. Egli, sostenendo giustamente che "essendo caduti gli steccati ideologici laici e cattolici debbono convivere", indica Maritain maestro di dialogo e aggiunge: "Lo ricordino anche quei nostri cattolici per i quali il bene comune coincide sempre con i loro 'credenda'". Siamo seri! Dove sono, per favore, cattolici non pazzi che sostengano che il bene comune possibile coincide sempre con affermazioni di fede, sicché ogni peccato debba essere anche reato? Ultima sui pregiudizi. Su RadioRai, l'altro ieri, dal direttore del Tg1 elogi sperticati del libro anti Padre Pio del Luzzatto, "storico" del Grillo, alias Sordi, visto qui anche ieri. L'ha letto davvero? Ed ha letto Messori, Tornielli e Gaeta che con fatti e documenti l'hanno raso al suolo? Prima di tutto l'informazione?
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